(avrebbe compiuto 90 anni) una scena del film L'erba del vicino è sempre più verde
lo scrittore Truman Capote - autore del romanzo Colazione da Tiffany - (avrebbe compiuto 87 anni) qui il finale di Colazione da Tiffany di Blake Edwards
l'attore Peter Martell (avrebbe compiuto 73 anni - è morto l'anno scorso) in questo video un estratto da Starring Peter Martell
il leader dei Teenagers Frankie Lymon (avrebbe compiuto 69 anni) - morì a 25 anni per overdose di eroina - in questo video canta Fortunate Fellow
lo sceneggiatore, attore e regista Dan O'Bannon (avrebbe compiuto 65 anni) qui il trailer del primo film che ha diretto: Il ritorno dei morti viventi
il leader dei T-Rex Marc Bolan (avrebbe compiuto 64 anni) - morì a 30 anni in un incidente automobilistico - in questo video canta Get it on
il cantautore Renato Zero (compie 61 anni) in questo video canta Il triangolo
l'attrice Lella Costa (compie 59 anni) qui legge la descrizione di Berlusconi nel romanzo Pinocchio
l'attrice Fran Drescher (compie 54 anni) in questo video una scena della sit-com La tata
l'attore Giorgio Panariello (compie 51 anni) in questo video a Matrix insieme a Renato Zero
l'attore Eric Stoltz (compie 50 anni) in questo video interpreta Lance nel film PULP FICTION
l'attrice Monica Bellucci (compie 47 anni) in questo video una scena del film Napoleon et moi
l'attrice Marion Cotillard (compie 36 anni) ha interpretato Edith Piaf nel film La vie en rose
lo scrittore Miguel de Cervantes (avrebbe compiuto 464 anni) in questo video il trailer del documentario Lost in la Mancha (documentario sul film incompiuto The man who killed Don Quixote di Terry Gilliam)
l'attore Trevor Howard (avrebbe compiuto 98 anni) in questo video una scena della serie Scorpion Tales
l'attrice Anita Ekberg (compie 80 anni) in questo video una scena del film Screaming Mimi
l'attore Luigi Diberti (compie 72 anni) (era compagno di scuola di mio padre) in questo video interpreta Don Paolo nel film I nuovi mostri
la cantante e attrice Loretta Goggi (compie 61 anni) in questo video canta Maledetta primavera
il musicista Mick Harvey (compie 53 anni) in questo video canta Photograph
il bassista e cantante Les Claypool (compie 48 anni) in questo video suona e canta Lacquer Head - PRIMUS -
il cantante Taime Downe (compie 47 anni) in questo video canta Bathroom Wall - FASTER PUSSYCAT -
il cantante Brett Anderson (compie 44 anni) in questo video canta Trash - SUEDE -
i gemelli Matt e Luke Goss (compiono 43 anni) chi sono? sono i BROS, quelli di When will I be famous
l'attore premio Oscar Peter Finch (avrebbe compiuto 95 anni) - morì a 60 anni, poco prima di vincere l'Oscar - in questo video interpreta Howard Beale nel film Quinto potere (Network) di Sidney Lumet (1976)
l'attore Marcello Mastroianni (avrebbe compiuto 87 anni) - morì a 72 anni - in questo video insieme a Sophia Loren nel film premio Oscar Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica (1963)
il cantautore Víctor Jara (avrebbe compiuto 79 anni) - fu ucciso a 41 anni dai militari di Augusto Pinochet - in questo video canta El Aparecido (canzone dedicata a Ernesto Che Guevara)
l'attrice e cantante Brigitte Bardot (compie 77 anni) in questo video canta Moi je joue (canzone che conoscevo ma che ignoravo fosse cantata da B.B.)
la cantante Mirna Doris (compie 69 anni) in questo video canta Venezia nel mio cuore
la cantante Jennifer Rush (compie 51 anni) in questo video canta The power of love (brano talmente famoso che secondo me va inserito tra le 1000 canzoni memorabili)
la pornostar e cantante stonata Luana Borgia (compie 44 anni) in questo video canta Un giorno da pornostar
l'attrice Naomi Watts (compie 43 anni) in questo video il trailer del film The Ring di Gore Verbinski (2002)
il musicista e pittore Joseph Arthur (compie 40 anni) in questo video lo vedete dipingere e lo sentite cantare Watch our shadows run
Ieri sera ho visto due film, anzi due e mezzo. Il primo s'intitola Il villaggio dei dannati (Village of the damned). E' un film inglese del 1960, diretto dal regista tedesco Wolf Rilla, ispirato al romanzo di fantascienza The Midwich Cuckoos (1957) di John Wyndham. Nel villaggio inglese di Midwich, una mattina alle 11 tutti gli abitanti (compresi gli animali) cadono a terra svenuti. I militari cercano di capire, invano, che cosa stia succedendo. Dopo qualche ora tutti gli abitanti (e gli animali) riprendono improvvisamente conoscenza. Un paio di mesi dopo, tutte le donne fertili del villaggio scoprono di essere incinte (anche chi non ha un compagno e chi è vergine). Tutti i bambini che nascono da queste misteriose gravidanze hanno caratteristiche comuni: strani occhi, insolite unghie, ignoto gruppo di capelli. A quattro mesi hanno raggiunto lo sviluppo e le capacità che solitamente hanno i bambini di 18 mesi. Il Professor Gordon Zellaby (George Sanders), padre di uno di questi strani bambini, fa una scoperta sconcertante: se a uno dei bambini si spiega come fare una cosa (ad esempio come aprire una complicata scatola), tutti quanti loro la sanno fare. A causa di qualche strano incidente, gli abitanti del villaggio temono i bambini. Considerandoli responsabili di alcune morti, un gruppo di uomini del villaggio nutre il desiderio di ucciderli.
Il Professor Gordon Zellaby, affascinato dai poteri psichici dei bambini (che riescono a leggere nel pensiero), decide di riunirli tutti insieme per tenerli sotto osservazione.
Il film mi è piaciuto parecchio. La regia e la sceneggiatura riescono a trasmettere una bella inquietudine. Mi è piaciuto anche perché adoro i film in bianco-e-nero e le voci dei doppiatori degli anni '60. Terminata la visione ho iniziato a guardare il remake del 1995 diretto da John Carpenter. Ne ho visto soltanto metà perché, a mio parere, non regge il confronto con l'originale. Magari, uno di questi giorni, per curiosità finirò di guardarlo.
Il secondo film che ho visto ieri sera s'intitola L'ombra del sospetto (The Other Man). E' un film anglo-americano del 2008, diretto dal regista inglese Richard Eyre. Lisa (Laura Linney) e Peter (Liam Neeson) sono sposati da tanti anni. Lei è una designer di scarpe che viaggia molto per lavoro, lui è un informatico. Hanno una figlia adulta, e nel loro matrimonio non ci sono segreti. Ma è davvero così? A quanto pare no. Quando Lisa muore di cancro, Peter trova uno strano messaggio nella segreteria del cellulare della moglie: un uomo implora Lisa di farsi sentire. L'ombra del sospetto spinge Peter a curiosare nel computer della moglie. Scopre una cartella protetta con il nome "Love" e una mail d'amore di un certo Ralph. Grazie all'aiuto di una collega, Peter scopre che Ralph (Antonio Banderas) vive a Milano. Pieno di rabbia per il tradimento della moglie, Peter parte per Milano col desiderio di uccidere il suo rivale.
Il film mi è piaciuto abbastanza. Liam Neeson è un attore che ammiro molto. La cosa che mi ha preso di più del film è di sicuro la riflessione sulla possibilità di essere innamorati di due persone diverse.
La prima cosa che ho detto stamattina è stata: Twist and Shout. Sotto le coperte, gli occhi chiusi, in uno stato quasi comatoso: ho aperto la bocca e ho esclamato Twist and Shout. Dirlo a bocca chiusa sarebbe stato difficile.
Se a letto con me ci fosse stato qualcuno, non avrei detto Twist and Shout perché non avrei pensato ai Beatles. Se a letto con me ci fosse stato qualcuno, avrei detto sicuramente qualcos'altro. Oppure, senza dire niente, avrei fatto qualcosa. O forse mi sarei svegliata perché lui aveva già iniziato a fare qualcosa. Di certo, io e lui, avremmo passato un bel sabato mattina a letto. Oggi non ho preblemi di orari. Oggi non lavoro, e neppure domani.
Però, ripensandoci, avrei potuto dire Twist and Shout anche se avessi diviso il letto con un uomo. Ad esempio, avrei potuto dirlo se lui si fosse alzato prima di me e avesse messo su il cd Please Please Me. E di sicuro, prima di Twist and Shout, avrei detto tante altre cose, tipo Love, love me do. You know I love you. I'll always be true. So please, love me do. Mi conosco. Avrei cantato tutte le canzoni dell'album, se non avessi avuto la bocca occupata a baciare e a... vabbeh, ci siamo capiti. Ma dato che a volte sono distratta, soprattutto al mattino, avrei potuto benissimo scambiare il pene per un microfono (e viceversa).
Cambiamo discorso... ho appena attivato la mia prima adozione a distanza: www.sositalia.it. Era una cosa che pensavo di fare da tempo. Stamattina l'ho fatta. Twist and Shout!
1. Pseudo-Morgana dei Phoenix (band rumena conosciuta in Occidente con il nome "Transsylvania-Phoenix") - 1972
2. Morgana e il re di Alberto Camerini - 1981
3. Morgana di Roberto Vecchioni - 1982
4. Fata Morgana degli EAV = Erste Allgemeine Verunsicherung (band austriaca) - 1985 mi fanno ridere :-)
5. Fata Morgana dei Fates Warning (band progressive metal statunitense) - 1986
6. Fata Morgana dei Litfiba - 1992
7. Vater Morgana di Dean Dawson (rapper tedesco) - 2004 l'idioma tedesco può sembrare molto duro... ma a un certo punto sentirete qualcosa di inaspettato :-)
8. Fata Morgana di Enigma (progetto musicale tedesco) - 2008
9. Fata Morgana di Monika Kruse (dj tedesca) - 2008
«Questa qui è la maniera di agire che te lo mette in culo camminando.» Cazzo, questa citazione è perfetta per descrivere il comportamento del signor G. M.
01. Taxman (Harrison) - 2:39 02. Eleanor Rigby (Lennon, McCartney) - 2:08 03. I'm Only Sleeping (Lennon, McCartney) - 3:02 04. Love You To (Harrison) - 3:01 05. Here, There and Everywhere (Lennon, McCartney) - 2:26 06. Yellow Submarine (Lennon, McCartney) - 2:40 07. She Said She Said (Lennon, McCartney) - 2:37 08. Good Day Sunshine (Lennon, McCartney) - 2:10 09. And Your Bird Can Sing (Lennon, McCartney) - 2:02 10. For No One (Lennon, McCartney) - 2:01 11. Doctor Robert (Lennon, McCartney) - 2:15 12. I Want to Tell You (Harrison) - 2:30 13. Got to Get You into My Life (Lennon, McCartney) - 2:31 14. Tomorrow Never Knows (Lennon, McCartney) - 2:57
[…] Durante la lavorazione di Help! John e Paul avevano già abbozzato
Paperback Writer
e Rain
il preludio a Revolver, un eccezionale singolo a due facciate A. Anzi, Revolver potrebbe essere incorniciato da due singoli che l'hanno preceduto e seguito. A precederlo c'è stato Paperback Writer/Rain, a seguire
Strawberry Fields Forever
e Penny Lane
Quattro canzoni di una bellezza inquietante, nuove come ibridi nati da un giardino fatato. In Paperback Writer e Rain ci sono già i germi della rivoluzione musicale che fu completata in Revolver, e a tutti gli effetti fanno parte di quel disco perché furono incise durante le stesse sedute di registrazione. Stava inoltre crescendo la percezione dell'album come entità a se stante, non solo una raccolta di singoli. Già Rubber Soul era stato un notevole passo avanti. Era stato anche l'inizio della fase più creativa e sperimentale. Tutti concordarono sul fatto che Rubber Soul, come dice Bob Spitz, avesse «alzato l'asticella, tanto da spingere i musicisti a ripensare il loro modo di scrivere e registrare canzoni». Revolver non è solo un disco seminale, è il disco che ha cambiato definitivamente il volto della musica popolare, mutandola senza più tentennamenti in una forma d'arte, completa e immaginifica. Il gruppo era spinto da una vera e propria ossessione per il suono. Il suono come elemento definitivo, fotografico, pittorico della canzone. Ogni strumento doveva suonare diverso dalla sua naturale inclinazione. Per questo è affascinante ascoltare le trasformazioni dei pezzi (oggi sono ampiamente disponibili versioni demo e prove di studio) dalla prima idea espressa con voce e chitarra fino all'esito finale. Sembra il percorso dell'alchimia: il semplice ferro, in rapida successione, si trasforma immancabilmente in oro. Quando si ritrovarono in studio il 6 aprile del 1966, la sala era piena di strumenti, e cominciarono dalla fine, dal brano che avrebbe chiuso l'album e che era di gran lunga il più avveniristico. Il titolo era Tomorrow never Knows, un pezzo profetico. L'ultimo brano della sequenza e l'inizio ufficiale dell'avanguardia rock.
John aveva letto L'esperienza psichedelica di Leary, e aveva seguito le istruzioni alla lettera. Spegni la mente, rilassati, galleggia sulla corrente. Un richiamo irresistibile. Si chiuse in casa, ingoiò un acido e l'immagine venne fuori in modo distinto. Il pezzo era su un solo accordo di do maggiore, fatto allora inaudito. Quando uscì il disco fu il pezzo più difficile da accettare, anzi, all'inizio suonava talmente alieno da risultare quasi invisibile, ci voleva del tempo per rendersi conto che c'era e che era l'indicazione più visionaria di tutto l'album. Ma andiamo per ordine. Il disco comincia con un pezzo firmato da George Harrison, che su Revolver infilò addirittura tre brani, fatto senza precedenti. Il suo ruolo compositivo stava finalmente crescendo all'interno del gruppo. Per Ringo c'erano poche chance. «Era dura con Lennon e McCartney in giro, – raccontò poi – mi prendevano sempre in giro perché quando arrivavo con una canzone mi dicevano: bella, ma esiste già. Ero bravissimo a riscrivere le canzoni di Jerry Lee Lewis.» Ma anche per George all'inizio non era stato facile, non lo sarebbe stato per chiunque. Con Revolver la sua figura inizia a prendere corpo. Taxman è il più forte dei tre brani, un pezzo ficcante, una caustica satira contro il governo inglese che in quel periodo bersagliava i contribuenti con aliquote pazzesche (il coretto irride al premier, Mr Wilson). Harrison era infuriato da questo atteggiamento e riversò la sua rabbia nella canzone, utilizzata come apertura del disco.
[…] Harrison scrisse anche Love You To, che rappresenta l'evoluzione del suo interesse per la musica indiana. […] Il terzo pezzo, I Want to Tell You, parte invece con una robusta chitarra elettrica, scandita in modo ritmicamente irregolare, del tutto «occidentale». Ma George introduce nel testo l'ispirazione orientale che cominciava a invadere i suoi pensieri: Voglio dirtelo, ho la testa piena di cose da dire, quando tu sei qui, tutte queste parole sembrano scivolare via... parlando di comunicazione e contraddizione tra diversi livelli di coscienza. […] Nella cantina di casa della fidanzata Jane Asher, Paul aveva trovato l'ispirazione per qualcosa di completamente nuovo. Era Eleanor Rigby (il nome era ispirato a Eleanor Bron, l'attrice co-protagonista di Help!, e a un negozio della zona portuale di Bristol, Rigby & Amp). Si è scoperto che nel cimitero della chiesa di St. Peter a Woolton, vicino al sobborgo di Alerton nel quale abitò McCartney, c'è una lapide dedicata a una certa Eleanor Rigby (1895-1939). Il Father MacKenzie della canzone doveva essere inizialmente Father McCartney, ma si preferì l'altro cognome, trovato sull'elenco telefonico di Liverpool. Anche John aveva abbozzato qualcosa, e successivamente rivendicò la paternità di buona parte del testo. Sta di fatto che Eleanor Rigby è un capolavoro nel capolavoro, scioccante per il pubblico giovanile di allora, col suo crudo realismo in bianco e nero, contrastante con l'avvento colorato del power flower, perché parlava di morte, di solitudine, con immagini letterariamente straordinarie. Eleanor Rigby, dice la canzone nel suo memorabile incipit, «picks up the rice in the church where a wedding has been», raccoglie il riso gettato sugli sposi, immagine sublime e agghiacciante allo stesso tempo che in poche parole evoca un'intera esistenza, e «waits at the window, wearing the face that she keeps in a jar by the door», aspetta alla finestra indossando un viso che tiene in un vaso accanto alla porta. E' uno dei punti più alti della scrittura beatlesiana.
(Video tratto dal film Yellow Submarine)
[…] Lo stile di Lennon irrompeva nel disco subito dopo Eleanor Rigby col sognante elogio della pigrizia di I'm only Sleeping, un'oppiacea invocazione di pace, la voglia di sognare quietamente, di coltivare lo stato del dormiveglia, come fosse un crepuscolo della coscienza. In fondo, dice Lennon, sto solo dormendo.
[…] Here, There and Everywhere è una tipica ballata romantica di Paul, deliziosa, con una bella progressione di accordi e un prezioso lavoro sui cori.
[…] Che i Beatles ne fossero coscienti o meno, il disco era talmente avanti che le reazioni della critica furono divergenti, confuse. Era un disco che tutto sommato ancora non riuscivano a capire. Il pubblico, più disponibile, lo accettò immediatamente ma ci mise mesi per mettere a fuoco tutto quello che conteneva, grazie alla molteplicità dei livelli che offriva. C'erano canzoni più semplici e altre decisamente avveniristiche. Di fatto Revolver ha mutato radicalmente il modo in cui si pensavano e realizzavano i dischi, ha cambiato la percezione del disco, da semplice raccolta di pezzi a opera, da basilare intrattenimento a forma d'arte. Aveva disegnato un nuovo orizzonte, una prospettiva che in quel momento sembrava illimitata.
Scrivo per entrare in un'altra dimensione. Bevo birra per stordirmi un po'. La CERES è molto buona, ma la mia preferita è la TENNENT'S SUPER. Ora dirò una cosa che potrà suonare un pochino banale: ho bisogno di qualcuno da amare. Potete trovarmi qualcuno da amare? Segue videoclip dei QUEEN:
Ho una frase che mi gira nella testa: nessuna cosa davvero importante è facile. La vita può essere molto complicata. Le questioni di cuore possono farti impazzire. Ho quasi finito la CERES. Ne berrei un'altra ma dovrei prima metterla nel freezer. Ora mi alzo e lo faccio...
La CERES è finita. Ho messo in frigo una SPLUGEN. L'ho messa nel frigo, non nel freezer. Il freezer appena l'ho aperto ha esclamato: "Vade retro, sono stracolmo della roba che tua madre ha messo a congelare oggi pomeriggio. Qui non c'è più spazio!"
Se visiti il sito web di una birra ti chiedono se hai già compiuto 18 anni. Che cazzata! Hanno una macchina della verità collegata al sito? E poi, visitando il sito di una birra, mica diventi alcolizzato/a! Per diventare alcolizzato/a devi bere, come sto facendo io in questo momento.
Ammetto che si sta meglio con il cervello un po' stordito dall'alcol. Sono a casa, non devo guidare, che problema c'è? A dire la verità io non ho nemmeno la patente. Volevo prenderla questa primavera ma temo che sarò un po' occupata a trasferirmi a Ivrea. Vedremo, non è ancora detto.
Se trovo un uomo da amare è la volta buona che faccio un figlio. Quand'ero sposata non mi sentivo pronta. Ora che mi sento pronta non ho un uomo.
Bevo ancora un pochino e poi vado a dormire... magari sognerò di fare sesso con Rocco Siffredi. AAAHHH!!!
.la depressione .la Fluoxetina (una pastiglia ogni mattina) .la musica .il lavoro .l'amicizia da coltivare .i video su Youtube .i post sui blog .il tempo che passa .i chili da perdere .la natura .gli uomini da conoscere .i libri .i luoghi da visitare .le mani calde .gli sguardi .le parole .il batticuore .i baci sul collo .gli orgasmi .la luna piena .le stelle cadenti .i sorrisi dei bambini .l'amore irrazionale
A volte mi blocco. Vorrei scrivere delle cose, poi mi fermo a pensare e non le scrivo più. Stasera ho soltanto voglia di ascoltare i BEATLES...
Blackbird
Mother Nature's Son
Julia
Here, There and Everywhere
And I Love Her
I Should Have Known Better
Ogni volta che ascolto questa canzone non resisto: devo ballarla e cantarla! E a proposito di canto: sotto questo video, pubblico la mia registrazione del 2007.
Sono a Finale Ligure con mia madre. Poco fa ho sorriso a un bimbo nel passeggino e lui mi ha risposto con un sorriso meraviglioso :-) Amo le piccole grandi cose come questa. Sorrido anche ai cagnolini... e qualcuno di loro mi risponde sorridendo con gli occhi :-)
Oggi è il compleanno di Freddie. Circa 15 anni fa frequentai un corso di canto e The Great Pretender fu la prima canzone che cantai in pubblico (accompagnata dagli allievi della scuola di musica Valentino Studio di Torino). Ero molto timida. Non è facile da spiegare: Freddie mi diede il coraggio di cantare in pubblico.
Grazie Freddie. I love you.
Questo brano non è tra le 1000 canzoni scelte da Ezio Guaitamacchi ma è nella classifica delle 500 migliori canzoni pubblicata dalla rivista Rolling Stone (tale classifica è il risultato di un sondaggio che lo staff della rivista americana ha realizzato interrogando un pool di 162 esperti nel 2004, più altri 100 nel 2009).
Questo brano non è tra le 1000 canzoni scelte da Ezio Guaitamacchi ma è nella classifica delle 500 migliori canzoni pubblicata dalla rivista Rolling Stone (tale classifica è il risultato di un sondaggio che lo staff della rivista americana ha realizzato interrogando un pool di 162 esperti nel 2004, più altri 100 nel 2009).