venerdì 30 dicembre 2011

Gaza 1956. Note ai margini della storia.

In questi giorni ho voglia di cose serie. Sto leggendo un libro bellissimo: Gaza 1956 di Joe Sacco.

Gaza 1956 di Joe Sacco

Tre giorni fa sono passata davanti a un negozio di fumetti. Ho visto in vetrina il libro. Sono entrata a chiedere se avevano Palestina, un'altra opera di Joe Sacco che avevo deciso di acquistare dopo aver letto questo post sul blog de La Firma Cangiante. Il commesso mi rispose che di Joe Sacco avevano solo Gaza 1956. Lo comprai. Certe cose non hanno prezzo. L'ho pagato 20 euro ma il suo valore, a mio parere, è inestimabile. Mi sta arricchendo l'anima.
Già leggendo la prefazione mi sono sentita coinvolta. Ho capito che il libro mi avrebbe fatto riflettere sul senso della vita e della morte, e sul modo di percepire la realtà. I miei problemi, e tutti i problemi delle persone che conosco, sono davvero così grandi come sembrano? Non siamo fortunati ad essere nati in Italia? Come sarebbe stata la nostra vita se fossimo nati nella Striscia di Gaza, in un campo profughi palestinese?

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